domenica, settembre 07, 2008

TRACY CHAPMAN

Oggi parliamo di una grande artista che, con la sua voce e le sue canzoni, accompagna la mia vita da circa 15 anni. Nell'attesa dell'uscita del suo ultimo lavoro "Our Bright Future" previsto per il 1o Novembre 2008 in tutta Europa, vi racconto un po' della sua storia.















Ecco il suo ultimo singolo "Sing for you"

Nota per brani di grande spessore artistico come Fast Car, Give Me One Reason e Talkin' About the Revolution, Tracy Chapman viene riconosciuta dal pubblico e dalla critica come una delle più intense e raffinate cantautrici afroamericane viventi, grazie anche alla sua voce profonda e splendidamente modulata.

Tracy Chapman ha incominciato come artista di strada e cantando nei bar. Ha imparato a suonare la chitarra sin da piccola. Finiti gli studi di antropologia e cultura afroamericana alla Tufts University di Medford in Massachusetts anche grazie tramite alcune borse di studio riservate agli studenti neri meno abbienti, è stata subito notata da Brian Koppelman, figlio del produttore Charles Koppelman, che le ha permesso di pubblicare il suo primo disco nel 1988, intitolato semplicemente Tracy Chapman. Non passò molto tempo prima che la critica e il mondo musicale si accorgessero del suo talento: il primo album fuse appieno i ritmi afro, folk e rock miscelati con testi molto toccanti e storie di povertà e marginalità delle periferie americane: per tematiche e sonorità è spesso è paragonata a Joni Mitchell.
Il successo mondiale avvenne negli anni ottanta per la partecipazione ad attività benefiche come il famoso tour Human Rights Now! organizzato da Amnesty International, cantando a fianco di altri celebri cantanti in giro per il mondo.
Inoltre ha partecipato a concerti in onore del settantesimo compleanno di Nelson Mandela o al concerto-tributo a Bob Marley nel 2000.

I giornalisti del settore musicale l'hanno sempre definita come una persona chiusa, introversa, a volte burbera: incapace di adattarsi alle regole della musica commerciale di massa, spesso portando allo scontro verbale l'intervistatore. Questo atteggiamento e le grandi aspettative rispetto all'album d'esordio hanno probabilmente smorzato le vendite dei suoi successivi lavori nella grande distribuzione musicale, ma ha comunque permesso di avere una certa schiera di appassionati e critici musicali che la definiscono una delle migliori cantautrici afroamericane in circolazione.

Ha vinto altri premi e riconoscimenti per molti altri successivi album senza grandi stravolgimenti nello stile e nei racconti descritti: in tutti i suoi lavori scaturisce un vivido quadro di povertà (economica o morale) della società americana nei confronti del popolo afro.