venerdì, novembre 21, 2008

AFFARI LORO...

Oggi il giornale "L'UNITA'" ha riservato la prima pagina all'argomento "aiuti umanitari", con al centro una bellissima foto che ritrae due bambini di spalle che, tenendosi per mano, camminano verso il loro "non futuro".
Mi limito qui a riportare l'articolo integrale pubblicato sul "L'UNITA'" di oggi 21 Novembre 2008.
"Nella Giornata mondiale per l’infanzia, il governo italiano collezione l’ennesima brutta figura. Il Presidente dell’Unicef Italia, Vincenzo Spadafora, denuncia tagli pesanti nei fondi della Cooperazione destinati all’Unicef e alle altre Organizzazioni
delle Nazioni Unite da parte del governo italiano. «Gli 89 milioni di euro previsti per l’aiuto multilaterale nel 2009, un terzo di quanto erogato nel 2008, comporterebbero - afferma Spadafora - un taglio senza precedenti ai fondi Unicef per l’infanzia, ponendo l’Italia al penultimo posto, nell’ambito del G8, nella graduatoria dei governi donatori Unicef, con conseguenze enormi sulle attività
che l’Unicef realizza a favore dei bambini di tutto il mondo. L’Italia - prosegue Spadafora - hasempre svolto un ruolo importante negli aiuti umanitari: non a caso le donazioni dei cittadini italiani all’Unicef, nonostante la crisi che il nostro Paese sta attraversando, sono costanti, segno di un’attenzione forte dell’opinione pubblica italiana sui temi dell’infanzia e del futuro delle nuove generazioni.
È paradossale che invece sia proprio il governo a fare un passo indietro, perdendo credibilità, anche a livello internazionale, proprio alla vigilia di una celebrazione dedicata ai bambini», rimarca ancora il presidente dell’Unicef Italia, in una lettera inviata l’altro ieri al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro
degli Affari esteri Franco Frattini.
Spadafora chiede urgentemente «il ripristino dei fondi» a favore dei progetti dell’Unicef per i bambini di tutto il mondo. La risposta ricevuta dal premier nel suo intervento nella Giornata dell’infanzia non ha minimamente soddisfatto il presidente di Unicef Italia. Spadafora, parlando a Montecitorio per la Giornata nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza ha ribadito la propria preoccupazione per «i tagli alla cooperazione internazionale; significa mettere a rischio i nostri progetti, e che la crisi sia pagata dai bambini. «Tagliare i fondi per la cooperazione - ribadisce Spadafora - non è coerente con le parole ascoltate questa mattina (ieri, ndr).
Non è solo l’Unicef a protestare. E non sono solo le lettere di Spadafora a restare senza risposta. I tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo decisi nella Finanziaria 2009 «causerebbero una riduzione complessiva delle risorse di circa 400 milioni di euro; numeri che porterebbero l’Italia all’ultimo posto in Europa per l’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) dei Paesi più poveri del mondo». A scriverlo in una lettera aperta inviata alcune settimane fa al presidente del Consiglio, sono le Ong della «Coalizione italiana contro la povertà» (Gcap) e personaggi dello spettacolo - da Bono a Jovanotti. La richiesta è la stessa di Unicef Italia: "Mantenere gli impegni presi in ambito internazionale". A partire da questa estate, ricordano nella lettera a Berlusconi, «abbiamo assistito all’approvazione di drastici tagli alle iniziative del Ministero degli Affari esteri per la cooperazione italiana allo sviluppo, per un ammontare di 170 milioni di euro all’anno a partire dal 2009». «La Finanziaria presentata in Parlamento - aggiungono - prevede, per il solo 2009, ulteriori tagli ai fondi per la cooperazione, che causerebbero una riduzione complessiva delle risorse di circa 400 milioni di euro». Un intervento devastante. Dall’annuncio della Finanziaria triennale, le associazionihanno ripetutamente posto l’attenzione sui tagli ai fondi pubblici alla cooperazione.
A protestare è anche la coordinatrice internazionale della Campagna del Millennio, Eveline Herfkens, che ha richiamato il governo italiano agli impegni presi in sede internazionale.
«L’Italia - denuncia Herfkens - è il fanalino di coda per i fondi stanziati a favore della campagna delle Nazioni Unite per gli obiettivi del Millennio. Una posizione che potrebbe avere serie conseguenze sulla credibilità della sua presidenza del G8 del prossimo anno». «Siamo molto preoccupati - aggiunge - per l’attuale tendenza degli aiuti allo sviluppo in Italia». Non solo. Non si può ignorare, denuncia il ministro degli Esteri del governo ombra del Pd, Piero Fassino, che «nel 2010, il nostro Paese dovrà impegnare lo 0,51% del Pil in aiuti, per essere in linea con quanto concordato a livello europeo e che, sempre per il 2010, dovrebbe essere raggiunto l’obiettivo universale per la cura e la prevenzione dell’Hiv/Aids». 
Le scelte compiute nella Finanziaria smentiscono clamorosamente questi impegni. E contraddicono quanto annunciato dallo stesso Berlusconi all’ultimo summit G8 a Hokkaido.

Articolo pubblicato da "L'UNITA'" 21 Novembre 2008, pp. 12-13

...e intanto il PAM (Programma Alimentare Mondiale) ha prodotto un video spot sulla fame nel mondo. 
Un asino compare all’orizzonte nell’aride terra del Darfur. Non ci sono uomini, capanne, rumori della guerra a ostacolare il suo cammino. La telecamera del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite riprende la sua andatura lenta. Impiegherà 12 secondi per scomparire dall’inquadratura. Esattamente in quei 12 secondi, due bambini sono nel frattempo morti di fame in qualche angolo del nostro pianeta malato di troppa abbondanza o di assoluta mancanza di cibo. 
Ciò che l’obiettivo non inquadra è il mondo appena poco distante dei profughi e degli sfollati del Darfur, quello del campo degli sfollati di Aboushouk, da dove l’asino ha iniziato la sua lenta traversata, e delle decine di altri campi dove le persone, da anni, sopravvivono in condizioni terribili. Il conflitto, scoppiato nel 2003, ha trasformato un terzo della popolazione del Darfur, circa 2 milioni di persone, in sfollati a cui il PAM fornisce assistenza alimentare. 


Per riflettere, guardate questo video spot. Forse se ne parla ormai talmente così spesso in TV, che il problema della fame nel mondo per molti è diventato "uno spettacolo noioso per i propri occhi". Io invece inviterei tutti a spalancare i propri occhi e a guardare al di là delle proprie scarpe.